Il fatto della settimana: 25 anni dalla scomparsa di Massimo Troisi

Venticinque anni, questi sono gli anni passati dalla scomparsa di Massimo Troisi; eppure la presenza di Massimo Troisi ha rappresentato un qualcosa di unico ed inimitabile nella cultura napoletana.

I suoi tempi comici, la genuinità e l’improvvisazione nelle battute sono ancora oggi all’avanguardia e inarrivabili per qualsiasi attore.

La Smorfia

Il trio composto da: Massimo Troisi, Lello Arena e Enzo Decaro, fu uno degli esperimenti di teatro all’avanguardia più riusciti tra gli anni settanta e ottanta.

Gli sketch del trio spesso attingevano dalla vita quotidiana di Napoli, che da sempre ha rappresentato una sorta di “serbatoio” da cui attingere; Napoli è stata fonte d’ispirazione per Totò e Eduardo De Filippo, Troisi  in qualche modo rappresenta la continuità con questi due monumenti della cultura italiana.

La smorfia ci ha regalato scene che sono diventate un vero culto; dall’annunciazione a Maria, passando al diluvio universale, per poi spaziare dalla Napoli dei vicoli, alle scene di guerra.

Insomma, la Smorfia seppe spaziare in lungo e largo, dando vita a spettacoli che dal piccolo spazio di un teatro passarono rapidamente sui canali televisivi nazionali.

La forza di questo trio fu sicuramente nell’equilibrio, innegabilmente Troisi rappresentava il fulcro della formazione teatrale, ma senza l’apporto di una “spalla” eccezionale come Lello Arena il risultato non sarebbe stato così immediato e d’impatto; importante anche la figura di Decaro, da sempre apparso un passo indietro rispetto ai primi due, quasi a rappresentare una cornice, un sostegno a questo fantastico “quadro”.

Il cinema

Troisi-Ricomincio da 3
(Foto di vistanet.it)

Il 1981 segna il passaggio di Massimo Troisi sul grande schermo con la pellicola: Ricomincio da tre.

Il film, scritto, diretto e interpretato da Troisi fu un vero e proprio successo. Ricomincio da tre collezionò ben due David di Donatello (miglior film e miglior attore) e fu campione d’incassi al box office.

Il film parla di un ragazzo di provincia, un po’ timido e incerto, con una famiglia e degli amici che lo tengono ancorato ad una realtà fin troppo stretta.

Gaetano (il nome del protagonista) decide così di emigrare a Firenze, dando il là ad una storia che può sembrare quella di un ragazzo qualsiasi.

Il passaggio dai piccoli teatri al grande schermo non intaccò minimamente la potenza artistica di Troisi, anzi, il grande schermo gli diede modo si spaziare.

Se in Ricomincio da tre, ritroviamo gran parte dei temi e dei tempi della Smorfia; in altre pellicole come: Il Postino, Pensavo fosse amore invece era un Calesse e Scusate il ritardo, l’attore si ripropone in delle vesti del tutto nuove.

Pensavo fosse amore… ci regala una storia d’amore tormentata, Troisi (Tommaso) appare come un uomo distratto e stufo di una storia d’amore ormai prossima al matrimonio.

La separazione tra i due fidanzati, Cecilia (interpreta da Francesca Neri ) e Tommaso scatena nel protagonista una nuova caccia per riconquistare la donna amata.

Alla fine i due tornano insieme, nuovamente pronti al matrimonio, ma non si uniranno mai; perché a volte ciò che desideriamo perde la sua potenza quando la otteniamo.

Il postino

Troisi-Il Postino
(Foto di repubblica.it)

Questa è l’ultima pellicola interpretata dall’attore, che girò questo film in condizioni fisiche già precarie.

L’attore ci ha regalato una sorta di testamento poetico, il film è ispirato all’opera di Skàrmeta (Il postino di Neruda).

Massimo Troisi, morì dopo pochissimo tempo dalla fine delle riprese del film, lasciando un vuoto incolmabile che ancora oggi a distanza di 25 anni non si è ancora del tutto colmato.

Troisi ha rappresentato e rappresenta ancora un porto d’attracco sicuro per chi vuole respirare l’essenza della vera Napoli, quella tragica e comica allo stesso tempo, una continua contraddizione che solo chi vive la città napoletana può veramente capire.

A cura di Vincenzo Torino.

Ricordiamolo cosi:

Clip Ricomincio da tre (da Youtube)
clip La Smorfia (da Youtube)

Leggi anche:

https://cercolinfo.it/index.php/2019/05/29/il-fatto-della-settimana-lascesa-di-matteo-salvini/

Lascia un commento