Concrete Genie: il videogioco che aiuta contro il bullismo

Concrete Genie, un videogioco che può dire stop al bullismo.

Spesso il ruolo che i videogiochi occupano nella vita dei ragazzi viene denigrato. Il videogioco è infatti considerato un inutile mezzo che tiene incollati i giovani per ore davanti ad uno schermo, cancellando la loro vita sociale.

Ma bisogna stare attenti a non fare di un’erba un fascio, perché di base il videogioco nasce come software che, per mezzo di una grafica sofisticata, simula situazioni reali con carattere ludico. Inoltre si sa che i giochi educano alla vita e se gestiti nel giusto modo e nel giusto tempo sono una cosa seria!

Ci sono videogiochi che fanno la differenza, uno di questi è  ‘Concrete Genie’  un nuovo gioco educativo, di avventura e azione per Playstation 4, sviluppato dalla PixelOpus di casa Sony. Sarà in arrivo in Italia questo autunno, precisamente il 9 ottobre.

Proposta educativa

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sul tema del bullismo, tratta infatti di questo tema così scottante con delicatezza e sensibilità. 

Il gioco parla direttamente alle vittime, ma rappresenta anche una sorta di guida su come reagire a questo fenomeno purtroppo comune, evitando che in futuro le stesse vittime di bullismo diventino poi carnefici. In più aiuta chi ne soffre ad incanalare ed esternare nel modo giusto le proprie  emozioni e sofferenze, ritrovando fiducia in se stessi. 

In sostanza, fornisce in maniera fantasiosa gli elementi e gli attributi che servono ai ragazzi per affrontare dei momenti di crisi. Trasversalmente è trattato anche il concetto di cura per l’ambiente, altro tasto dolente per la nostra società.

(Immagine di  das.it)

La trama

Ash è un semplice ragazzo che si trova a dover affrontare la presenza di bulli nella sua vita. 

Come trova la forza di affrontarli? Attraverso l’arte e la creatività. 

Ash è solito utilizzare un taccuino, sul quale realizza i disegni. Un giorno però, i bulli glielo sottraggono disperdendo le pagine per tutta la città, perciò è costretto a dover ricercare tra le vie del borgo i resti del suo album da disegno. 

Durante questa ricerca trova un grande pennello che gli permette di dar vita alle sue creazioni.

Così i suoi dipinti prendono forma diventando i suoi più grandi alleati, poiché lo aiuteranno a superare momenti di sconforto e disagio, sconfiggendo i bulli e donando colore persino alla sua città, Denska, cupa e semi-abbandonata a causa dell’inquinamento.

(Immagine di playstation.com)

Uno sguardo alla realtà 

Ash rappresenta tutti coloro che almeno una volta sono stati vittime di bullismo, esercitato -nel caso del videogioco- da bambini lasciati da soli per la città perché i genitori sono perennemente al lavoro.

Da qui la percezione delle piaghe che portano dentro coloro i quali esercitano bullismo. 

Del resto, nel videogioco non si pone affatto l’accento sulla crudeltà dei bulli, ma sul motivo per cui i ragazzi diventano tali. Questo è un importante approccio che tutti dovrebbero conoscere ed applicare per rapportarsi con un bullo.

L’avversario non è mai il bullo, ma l’oscurità che lo circonda e non va combattuto con violenza, ma con gesti di concreta genialità e creatività.  

Tutto ciò nella nostra società, nella nostra realtà, è pane quotidiano. 

Solo in Italia, secondo l’Istat 1 adolescente su 2 è vittima di bullismo. 

L’età a rischio è  quella compresa fra gli 11 e i 17 anni… proprio quella in cui i giovani giocano ai videogiochi, dunque quale strumento migliore per educarli alla “non violenza” e alla creatività?

(Immagine di didatticapersuasiva.com)

Il ruolo degli adulti 

Ovviamente non basterà un videogioco a curare le ferite di chi ha subito bullismo.

Il ruolo degli adulti (genitori, insegnanti, parenti) resta fondamentale ed indispensabile. Essi infatti devono prestare attenzione ai cambiamenti d’umore e ai comportamenti insoliti dei ragazzi, senza mai sottovalutarli.

La figura di uno psicologo e degli affetti è, sia per la vittima che per i carnefici, determinante.

Cosa serve alla nostra società 

Occorre che ci sia una maggiore sensibilizzazione sia per i bambini che per i genitori, che in molti casi, neanche percepiscono i disagi dei propri figli.  

Bisogna lavorare sempre di più sul rispetto di sé, sul rispetto dell’altro e sul rispetto delle regole. 

Forse sarà solo un videogioco, ma Concrete Genie potrebbe essere un passo in più per aiutare ad informare giovani ed adulti. 

Immagine di playstation.com

A cura di Laura Imperato

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