Il Ricettario

PANNA COTTA IN SALSA DI FICHI E NOCCIOLE

Per la presentazione ho preferito utilizzare i barattolini, perché oltre ad essere comodi per la consumazione li trovo decisamente accattivanti e fashion per servire la panna cotta.

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INGREDIENTI

400 ml panna fresca

4 cucchiai zucchero

1 cucchiaino estratto di vaniglia

6 g di gelatina in fogli.

PROCEDIMENTO PER LA PANNA COTTA

Innanzitutto occorre mettere a bagno la gelatina in acqua fredda per circa 15 minuti. Nel frattempo ho messo a scaldare la panna con l’estratto di vaniglia e lo zucchero e portato fino a quasi bollore utilizzando la fiamma sempre al minimo, e mescolando spesso, fino al completo scioglimento dello zucchero.

step 1 scaldare la panna

Ho tolto dal fuoco, ho strizzato la gelatina fino a farle perdere tutta l’acqua e l’ho immersa nella panna calda e ho mescolato a mano con una frusta per farla sciogliere bene facendo attenzione che la gelatina venga assorbita completamente ed evitando il più possibile la formazione di grumi.

Ho lasciato intiepidire e poi ho versato la panna cotta filtrandola attraverso un colino, nei miei barattolini fino a riempirli per metà o ¾ a seconda di quante porzioni volete realizzare. Se guardate la foto della presentazione io li ho riempiti un poco oltre la metà e ho servito circa 5 barattoli.

Ho lasciato dapprima raffreddare a temperatura ambiente e poi trasferito i barattolini in frigo. (minimo 6 ore).

PREPARAZIONE PER LA SALSA DI FICHI

Ingredienti

4 fichi maturi

2 cucchiai di zucchero

2 cucchiai d’acqua

PROCEDIMENTO

Poco prima di servire la panna cotta ho lavato i fichi e li ho spellati. Li ho tagliati a spicchi e li ho messi in un tegame piccolo con acqua e zucchero. Ho lasciato che si formasse lo sciroppo e i fichi si ammorbidissero (circa 5 minuti). Ho spento e lasciato raffreddare.

PER LA FINITURA 2 fichi maturi granella di nocciole

Risultato finale

Allora? che ve ne pare?

Vino abbinato

Champagne

foto da www.quattrocalici.it

Lo spumante nato da quella intuizione, e chiamato Champagne con il nome della regione, possiede aromi di eccezionale finezza perché nasce da grappoli maturati oltre il 49° parallelo, ultima frontiera a nord per la coltivazione della vite.

È questo il segreto della sua inimitabile eleganza, dell’armonico equilibrio tra la freschezza acidula del suo sapore e la calda dolcezza della sua alcolicità.

Proprietà organolettiche

Lo Champagne nasce da una cuvée, cioè da una miscela di vini ottenuti dai tre vitigni di vari vigneti: non solo quelli dell’ultima vendemmia ma anche delle annate precedenti.

È un’operazione di assemblaggio complessa, ma essenziale per ottenere ogni volta lo stesso sapore (il goùt maison) che è specifico d’ogni marca.

Alla versione più strutturata, specie con gli Champagne a base prevalente di Pinot Noir, può correttamente essere abbinato un piatto più strutturato, sia di pesce che di carne.

Infine, il rosèe regge perfettamente il confronto con piatti maggiormente complessi, come, ad esempio, arrosti di carne o pesce con salse grasse.

Naturalmente il demi-sec o il dolce, si accosta perfettamente a dolci, specie a base di pasticceria secca.

Conservazione e modalità di servizio

Il suo Champagne può essere conservato in una cantinetta refrigerante come in un luogo fresco (tra i 10°C ed i 15°C), asciutto e lontano dalla luce, esattamente le stesse condizioni presenti nelle cantine .

La ricchezza del suo Champagne si rivela totalmente tra i 9°C ed i 12°C.

Servendo la sua bottiglia troppo fredda, gli aromi non si sprigionerebbero del tutto.

champagne in flûte

Attenti al bicchiere in cui lo servite

La coppa era lo strumento più appropriato per sorseggiare lo Champagne dolce, quando gli inglesi imposero il loro gusto dello Champagne secco, si cominciò a usare un bicchiere più stretto.

La flûte negli anni è stata proposta come bicchiere ideale per lo Champagne

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