Non avevo mai assaggiato i fiori di zucchine appena spuntati e devo dire che il gusto è decisamente delicato e ottimo.
Non hanno il pistillo per cui non sono molto facili da preparare
Vi propongo le mie mafaldelle integrali ai fiori di zucchine impreziosite da caciotta di pecora.
Ingredienti per 2 persone
- 150 gr di Mafaldelle linea fibrella del Pastificio Leonessa
- 200gr di fiori di zucchine appena spuntate
- 40gr di burro
- ½ bicchiere di panna fresca
- 100 gr di caciotta di pecora
- Sale, pepe, olio evo
Procedimento
1°Step – Pulire i fiori di zucchine
Come prima cosa vi dovete occupare della pulizia dei fiori di zucchine. Infatti occorre immergerli in un recipiente di acqua fredda e lasciarli in ammollo almeno per una mezz’ora, questo permetterà agli eventuali residui di terriccio se presenti di andarsi a depositare sul fondo.
Trascorso il tempo potete già mettere a bollire la pentola per la pasta, con una quantità d’acqua non eccessiva e una manciata di sale doppio, possibilmente iodato.
Nel contempo pulite i fori di zucchine dai rametti laterali e tagliate la parte finale del gambo che è quella più dura, asciugatele bene e poi immergetele nell’acqua salata già al primo bollore e fatele sbollentare a fiamma bassa per non più di una decina di minuti.
Scolatele e mettetele da parte.
2°Step – Cottura pasta fibrella
Riportate a bollore la stessa pentola di cottura dei fiori, con la stessa acqua che nel frattempo avrà preso un colorito verde, e calate la pasta fibrella. Aggiungete un goccio d’olio per evitare che si possa attaccare.
Calcolate la cottura al dente per cui circa 14 minuti
3°Step – Cuocere i fiori di zucchine
Nel frattempo prendete una padella, fatevi sciogliere il burro, aggiungete i fori di zucchine, sala e pepate, e saltate più volte, fate andare e dopo qualche minuto aggiungete la panna e lasciate addensare, se necessario allungate con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Mentre girate potete anche schiacciare un po’ i fiori per farli anche un po’ sminuzzare, ma lasciatene ovviamente qualcuno intero.
4°Step – Completare il piatto
Scolate la pasta direttamente nella padella e mantecate con la caciotta di pecora.
Impiattate con un filo d’olio evo a crudo e qualche altra scaglia di caciotta di pecora per guarnire meglio.
Vino Abbinato
Catalanesca bianco
Il vitigno Catalanesca fu importato per la prima volta in Campania,nel 1450 dalla Catalogna da Alfonso I d’Aragona, monarca del regno delle Due Sicilie e fu impiantato sulle pendici del Monte Somma, rappresentando una delle aree vitivinicole più importanti della regione.
Un vino dal profumo intenso e di colore giallo paglierino, con un retrogusto fruttato e minerale.
Proprietà organolettiche
Ci sono caratteristiche organolettiche che lo rendono riconoscibile come il suo colorito, il suo odore intenso, fruttato, floreale e il suo sapore dolce, aromatico e caratteristico.
Infatti, l’uva Catalanesca è in grado di raggiungere un’elevata gradazione zuccherina e l’acidità totale e il pH, è tale da permettere l’ottenimento di un vino bianco secco caratterizzato da un buon equilibrio gustativo.
Modalità di servizio
Catalanesca del Monte Somma bianco: si abbina a piatti che richiedono sapidità e freschezza: crostacei, crema di ceci.
Temperatura di servizio 8° – 10°C.
Catalanesca del Monte Somma passito: si abbina alla pastiera napoletana e alla pasticceria classica.
Temperatuta di servizio 10°C.
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