28 – 3 cose da evitare come la peste

Mimmo Di Simone, appassionato di eleganza maschile

Ripercorrendo gli ultimi articoli scritti su questa rubrica mi sono accorto di essermi dedicato un po’ troppo ai dettagli che, seppur fondamentali in tema di eleganza, mi hanno spinto verso una deriva pericolosa, perché stavo perdendo di vista la domanda principale per cui questa rubrica nasce: Volete davvero essere “eleganti”?

Allora ho pensato che un refresh sulle nozioni di base era proprio inevitabile. Un po’ come togliersi un dente.

Dovete considerare infatti che in giro vedo una marea di errori (sarebbe meglio dire orrori) che vorrei far evitare ai lettori di questo giornale. Sono tanti, lo so, ma non pretendo di rivoluzionare la vostra visione della vita o demolire tutte le vostre certezze a riguardo, ma prima o poi lo farò… Anche se non in una volta sola.

Quindi inizierò con i tre orrori più gravi, che ahimè vedo spesso in giro e che purtroppo molti uomini commettono senza nemmeno rendersene conto.

Vedetela un po’ come uno spunto di riflessione più che come una critica, magari è l’approccio giusto per riconsiderare certi aspetti della propria immagine che avete trascurato.

Va detto infatti che già anche solo evitando questi tre errori un uomo può elevarsi al di sopra della massa indistinta di uomini che circolano nelle nostre città.

Foto 1

Prima di partire devo avvisarvi. La vostra carie potrebbe essere già a uno stadio avanzato, quindi potrebbe farvi male.

Viceversa, se siete capitato su questa rubrica quando ancora il problema non era troppo radicato, ovvero dai primi articoli, forse riuscirete a risolver la questione con poco sforzo.

Ma in entrambi i casi nulla di buono può venire dall’ignorare queste 3 regole. Potete decidere di metterle in pratica o di fregarvene. È una scelta. Del resto cos’è l’eleganza se non questo?

Certo decidere di non migliorare il proprio stile, sarebbe un po’ come scegliere automaticamente la sconfitta; anche perché credo che il cambiamento passi dall’azione.

Mi spiego:Si può avere successo o non averlo, una volta che si decide di approfondire lo stile maschile. Ma se uno rinuncia allo stile, di sicuro non potrai mai diventare un uomo elegante. Mai. E vi confesso una cosa. La mia profonda speranza è che voi siate già al riparo da questi tre obbrobri, perché qui siamo proprio alle basi dell’abbigliamento maschile.

Si tratta di tre regole così basilari che in teoria non ci dovrebbe nemmeno essere bisogno di spiegarle o di scriverle in un post…Ma ahimè… Così non è, e molti uomini ancora ci cascano. Di cosa parlo?

1 Mai mettere i calzini bianchi.

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Non in casa, non a letto con la vostra donna, non sul divano, non in barca, non in montagna, non per uscire! In pratica quando si possono mettere? Se proprio volete, li potete mettere per giocare a tennis. Nemmeno in palestra. Tuttavia per non sbagliare io vi consiglierei di buttarli tutti all’istante. La vostra donna vi ringrazierà.

2. Mai e poi mai mettere i calzoncini corti per uscire di casa.

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Sono orrendi, dai. Con le gambe pelose poi… Fa caldo? Vi assicuro che esistono tessuti leggerissimi fatti apposta per l’estate. E che non sentirete nemmeno la differenza.

Personalmente vi direi di lasciarli proprio stare in qualsiasi occasione e situazione, ma se proprio ci tenete potete usarli in casa. A patto che li facciate volar via alla velocità della luce non appena sentite suonare il campanello di casa, nel caso riceviate una visita.

3. Dite addio al borsello a tracolla.

Vi assicuro che è orrendo.

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Certo, prima che me lo chiediate, vale anche per il marsupio portato a tracolla – o in qualsiasi maniera. Su questo punto non mi dilungo troppo, perché tanto se ne è parlato specialmente negli ultimi anni.

Ma sappiate che in questo caso la regola non è totale come nelle due precedenti. Qualche eccezione è ammessa. Anche se non incentivata. Personalmente non le ammetto. Ad esempio nelle occasioni molto, ma molto, informali lo si può usare.

Se proprio avete tante cose da portare e volete stare comodi, e solo se sapete già che non andrete a passeggio in mezzo alla gente, allora si può capirne l’utilizzo. Anche perché riempirsi le tasche di oggetti risulta altrettanto inelegante.

Dunque, se avete in programma di fare una passeggiata al parco potete usarlo (anche se a parer mio ci sta più uno zaino che un borsello);

Se andate a fare una passeggiata in centro, ve lo potete scordare. È chiara la differenza? E no, non potete usarlo in occasioni lavorative.

Che dobbiate incontrare un cliente o un fornitore, un collaboratore o un collega, dite addio a quel coso. Usate le tasche. O una borsa a mano, tipo porta-documenti o valigette di ogni tipo.

Ma eliminate il borsello. Vi ho creato confusione perché vi ho detto che qualche eccezione è ammessa ma non sapete bene come distinguerle? Nel dubbio, lasciatelo a casa, e non sbaglierete.

Bene, allora che conclusioni possiamo trarre da questi tre banali errori? Semplice, che di errori simili forse ne state commettendo altri e probabilmente le persone che vi incontrano li notano.

Allora piuttosto che fare elenchi di regole e di cosa è elegante e cosa non lo è, vi lascio con un unico importante appunto:

Foto 5

Appunti: Nell’eleganza la cosa che conta davvero è avere cura della propria immagine. Curatela con i dettagli, con le scelte giuste (sobrie e raffinate), con l’umiltà di conoscere e imparare. Le cattive abitudini sono cosa ben diversa dalla buona routine e sono figlie della trasandatezza e della pigrizia. Fateci caso, scoprirete l’eleganza sotto una luce diversa.

Al solito, se vi va, ci vediamo qui.

Mimì

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