La Scuola anno 2020/2021 Regione Campania ai tempi del Covid-19

Quando si torna a scuola? 

Si tornerà a scuola lunedì 14 Settembre e le lezioni termineranno il 5 Giugno 2021. Nelle scuole dell’infanzia si finirà il 30 Giugno (si allega calendario scolastico annuale).

Sarà ancora prevista la didattica a distanza? 

 Si tornerà in classe e il servizio scolastico sarà erogato con le lezioni in presenza. La didattica digitale potrà essere utilizzata in modo complementare e integrato solo nella scuola secondaria di secondo grado, come previsto nel Piano Scuola 2020/2021 del 26 giugno 2020 e come ribadito nelle Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata. Solo in caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a motivi emergenziali, si renderà necessario il ricorso alla Didattica digitale integrata per tutti gli altri gradi di scuola.

Posso accompagnare mio/a figlio/a a scuola?

Sì, ma è previsto l’accompagnamento da parte di un solo genitore o di persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Se accompagno mio/a figlio/a a scuola dovrò indossare la mascherina?

 Sì, e per tutto il tempo di permanenza all’interno della struttura.

La scuola sarà pulita quotidianamente?

 Sì. Nel piano di pulizia occorre includere almeno: gli ambienti di lavoro e le aule; le palestre; le aree comuni; le aree ristoro e mensa; i servizi igienici e gli spogliatoi; le attrezzature e postazioni di lavoro o laboratorio ad uso promiscuo; materiale didattico e ludico; le superfici comuni ad alta frequenza di contatto (es. pulsantiere, passamano). Le scuole saranno pulite costantemente in base alle indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico e saranno messi a disposizione prodotti igienizzanti, saponi e quanto necessario per assicurare la tutela della salute.

La scuola sarà igienizzata quotidianamente?

Non è necessario farlo quotidianamente ma è necessario stilare un programma per provvedervi periodicamente documentandolo attraverso un registro regolarmente aggiornato di tutti gli spazi, gli arredi e gli oggetti.

I bambini dovranno indossare le mascherine in aula?

Per chi ha meno di 6 anni è previsto che non si debba utilizzarla. 

Per quanto riguarda gli altri studenti il Comitato Tecnico scientifico (CTS) si esprimerà nell’ultima settimana di agosto.

Il personale docente dovrà indossare le mascherine in aula?

Sì.

Gli alunni con disabilità dovranno indossare la mascherina? 

Se la disabilità non è compatibile con l’uso continuativo della mascherina non dovranno indossarla.

Il personale che interagisce con alunni diversamente abili deve indossare la mascherina?

Sì, in aggiuntasi potrà prevedere l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuali per occhi, viso e mucose, tenendo conto della tipologia di disabilità e di ulteriori indicazioni impartite dalla famiglia dell’alunno o dal medico.

Se mio/a figlio/a è raffreddato o ha la febbre posso portarlo a scuola? 

No. I Protocolli di sicurezza e le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico prevedono l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali.

Prima di uscire l’alunno/studente si deve misurare la febbre?

Sì.

Perché far misurare la temperatura a casa e non a scuola? 

Perché un alunno/studente che ha la febbre e non sa di averla non deve salire sull’autobus o stare in fila insieme ad altre centinaia di ragazzi davanti alla scuola. Sarebbe un rischio per l’intera comunità.

Le lezioni dureranno sempre 60 minuti? 

L’unità oraria può essere flessibile, quindi durare meno di un’ora, per una più efficace organizzazione delle attività didattiche, ma non si perderà neanche un minuto del monte orario previsto. La riduzione dell’unità oraria è già adottata in molte scuole, poiché prevista da più di venti anni dal Regolamento sull’Autonomia scolastica.

A che ora si entra a scuola?

Ogni scuola dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti in modo da integrare il regolamento di istituto, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi.

Ci saranno insegnanti in più per garantire una ripresa in sicurezza? 

Sì. Nel Decreto Rilancio sono stati destinati a questo scopo 977 milioni di euro che consentiranno di avere 50 mila tra docenti e ATA in più per la ripresa di settembre.

Saranno garantiti i servizi di pre e post scuola, laddove esistenti?  

 Sì, questi servizi resteranno, rispettando le indicazioni organizzative generali, come per       esempio la necessità di avere attività strutturate per gruppi/sezioni stabili, con i medesimi adulti di riferimento e nel rispetto delle regole previste per la riduzione del contagio.

Come avverrà la fase dell’accoglienza per i bambini  e le bambine di tre anni che iniziano a frequentare la scuola dell’infanzia? 

La scuola, compatibilmente con gli spazi a disposizione, organizzerà l’accoglienza negli spazi esterni facendo rispettare il distanziamento tra gli adulti e, ove si svolga in ambienti chiusi, curerà la pulizia approfondita e l’aerazione frequente e adeguata  dei locali. L’accesso per l’accompagnamento è previsto solo per un genitore o persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nel rispetto delle regole generali di prevenzione del contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza a scuola. Le stesse indicazioni saranno valide per l’ambientamento. 

Come saranno organizzati i gruppi nella scuola dell’infanzia?

 Ci saranno gruppi/sezioni stabili con l’individuazione per ciascun gruppo del personale educatore, docente e collaboratore, al fine  di semplificare l’adozione delle misure di contenimento conseguenti a eventuali casi di contagio e limitarne l’impatto sull’ intera comunità scolastica.

Si potranno portare giocattoli da casa?  

No, non si potranno portare giocattoli propri. Inoltre, il materiale ludico sarà assegnato in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni.  

Ci sarà più personale che assicuri il regolare svolgimento del tempo scuola alla scuola dell’infanzia? 

Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia in presenza, sono previste dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili.

Il personale sarà preparato per affrontare sia la quotidianità sia le emergenze?

 Sì, ciascuna scuola organizzerà la formazione/informazione specifica del personale, ma sono       previsti anche momenti di formazione dedicati a genitori e alunni per  responsabilizzarli sulle regole di comportamento e di igiene da assumere.

Verrà misurata la temperatura a tutti? 

           Il Comitato Tecnico Scientifico  non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni, né per il personale, ma non potrà accedere alla scuola chi manifesta sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°C. È importante la responsabilizzazione di tutti per il rispetto delle indicazioni e la tutela della salute collettiva. Ci saranno campagne comunicative in tal senso.

Come avverrà la pulizia e l’igienizzazione degli ambienti e delle attrezzature in caso di presenza di persona con sintomi o con confermata positività al virus? 

In questo  caso occorre tener conto di quanto indicato nella Circolare 5443 del Ministero della  Salute del 22/02/2020: i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni. Tutte le scuole interessate da questi casi provvederanno a:

  • assicurare quotidianamente le operazioni di pulizia previste dal rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020;
  • utilizzare materiale detergente, con azione virucida, come previsto dall’allegato 1 del documento CTS del 28/05/20;
  • garantire la adeguata aerazione di tutti i locali, mantenendo costantemente (o il più possibile) aperti gli infissi esterni dei servizi igienici.
  • sottoporre a regolare detergenza le superfici e gli oggetti (inclusi giocattoli, attrezzi da palestra e laboratorio, utensili vari) destinati all’uso degli alunni.

Quali misure dovranno essere adottate in caso di sospetto caso di Covid, sia esso studente o personale scolastico? 

Nel caso in cui una persona presente nella scuola sviluppi febbre e/o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria contenute nel Documento tecnico, aggiornamento del 22 giugno u.s., alla sezione “Misure di controllo territoriale” che, in coerenza con quanto già individuato nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020 (punto 11 – Gestione di una persona sintomatica in azienda), ha individuato la procedura da adottare nel contesto scolastico.

Disposizione contenuta nel PROTOCOLLO D’INTESA PER GARANTIRE L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO
NEL RISPETTO DELLE REGOLE DI SICUREZZA PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DI COVID 19 (aggiornato al 06/08/2020)

Si riporta di seguito la disposizione:

“Misure di controllo territoriale – In caso di comparsa a scuola in un operatore o in uno studente di sintomi suggestivi di una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, il CTS sottolinea che la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.

La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee. Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico.

Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità”.

Chi sono i lavoratori fragili e chi li individua? 

Per lavoratori fragili si intendono i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità. L’individuazione del lavoratore fragile è effettuata dal medico competente su richiesta dello stesso lavoratore. 

Esistono alunni “fragili”? 

Sì. Al rientro degli alunni dovrà essere presa in considerazione la presenza di “soggetti fragili” esposti a un rischio potenzialmente maggiore nei confronti dell’infezione da COVID-19. Le specifiche situazioni degli alunni in condizioni di fragilità saranno valutate in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra/medico di famiglia, fermo restando l’obbligo per la famiglia stessa di rappresentare tale condizione alla scuola in forma scritta e documentata.

Il personale scolastico verrà sottoposto a test sierologico?

Il personale docente e non docente potrà sottoporsi, su base volontaria e gratuitamente, a uno screening preventivo che prevede due fasi: 

somministrazione su richiesta del test sierologico;

successiva somministrazione obbligatoria del test molecolare a coloro che siano risultati positivi al test sierologico.

Nel caso abbia bisogno di una informazione o di un incontro posso accedere tranquillamente all’interno degli edifici della scuola?

NO.

 Perché?

Per garantire la sicurezza dei bambini e del personale e nel rispetto delle misure previste dal protocollo di sicurezza nazionale.

E allora Come posso ottenere una informazione o un incontro?

 Ricorrendo alle comunicazioni a distanza oppure prenotando l’incontro ai recapiti telefonici e/o di posta elettronica della scuola.

Dovrò registrarmi al mio ingresso?

 Sì. È prevista regolare registrazione dei visitatori ammessi, con indicazione, per ciascuno di essi, dei dati
anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza), dei relativi recapiti telefonici, nonché della data di accesso e del tempo di permanenza.

L’ingresso e l’uscita sarà quello di sempre?

No. È prevista differenziazione dei percorsi interni e dei punti di ingresso e i punti di uscita dalla struttura, saranno indicati con adeguata segnaletica.

Sara istituita una commissione che valuterà il rispetto delle misure previste?

Sarà il dirigente scolastico a valutarne la necessità ed eventualmente a costituirla e presiederla.

Se una scuola ha qualche dubbio in merito alle misure di sicurezza da adottare a chi si rivolge? 

Il Ministero ha previsto un help desk, un servizio dedicato per richiedere assistenza e un numero verde 800.90.30.80, attivo dal 24 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, con funzioni di front office, per raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e fornire assistenza e supporto operativo anche di carattere amministrativo.

Articolo a cura di Simona Venditti

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